T

Tevet Nahum

Tevet Nahum

Per gli ambienti di VOLUME!, spazio intimo, quasi domestico, Nahum Tevet crea un’installazione “quieta, con pochi elementi e pochi colori”, come lui stesso la definisce. Tonalità predominanti sono il grigio, il nero, il bianco, ravvivati solo da un ocra che risulta comunque opaco e silenzioso come gli altri colori. In queste strutture lignee dall’apparenza minimalista, lo spettatore è invitato a camminare, a guardare: cubi, vuote strutture rettangolari, banchetti e lastre di dimensioni e colori differenti; elementi modulari questi, che vestono gli ambienti di VOLUME! di immagini familiari che ricordano oggetti del vissuto.

  • Mostra: Senza Titolo
  • Anno: 2009
  • Curatore: Claudia Gioia

Tirelli Marco

Tirelli Marco

Lo spazio si fa pittura, la pittura spazio. In questo gioco di parole è il dialogo che Marco Tirelli, con l’esposizione “Mar Rosso”, mette in scena negli spazi di VOLUME!. Oltre trenta dipinti di eguali dimensioni, ma ognuno con la propria identità, articolano l’ambiente offrendosi quale filo d’Arianna in un percorso che da concettuale si fa concreto. I soggetti delle sue pitture sono forme geometriche dalle tonalità varianti dall’ocra ai grigi, ritmati dall’“intromissione” del nero che ne cadenza la serie. Figure debitrici alla corrente astratta europea e alla tradizione metafisica italiana, sono qui un distillato della realtà che nello spazio si materializza nell’asciutta architettura. L’incontro, pertanto, tra l’ambiente e l’estetica di Tirelli si instaura sul calibrato compromesso tra forma e cromatismo. Il sottile e delicato equilibrio è raggiunto, infatti, nei quasi inesistenti interventi, consistenti perlopiù, in modeste modulazioni e sfumature che consentono una reciproca interazione ed integrazione. I dipinti, posti ad altezza del campo visivo e collocati come una concatenata serie lungo il perimetro interno, non sono semplici tele sovrapposte alla parete, ma elemento catalizzatore di un morbido incastro tra pittura ed architettura. Lo spazio non è più asettico contenitore ma coerente continuazione spaziale del concetto creativo dell’artista, luogo ideale in cui termini storicamente opposti si amalgamano naturalmente.
  • Mostra: Mar Rosso
  • Anno: 2001
  • Curatore: Mario Codognato

Trevisani Luca – Di Martino Ra –  Proctor Ruth –  Manes Luca – Shoshan Assaf

Trevisani Luca – Di Martino Ra – Proctor Ruth – Manes Luca – Shoshan Assaf

La Fondazione VOLUME! presenta una rassegna di video arte, che per cinque settimane vedrà i lavori di cinque artisti inserirsi negli spazi di via San Francesco di Sales, per indagare le varie declinazioni di questo complesso linguaggio e le sue molteplici potenzialità. In questa ottica, sono stati invitati, Ruth Proctor, Rä di Martino, Luca Trevisani, Luca Manes e Assaf Shoshan, che si susseguiranno nella programmazione ogni martedì. Ispirandosi al noto brano di Domenico Modugno, il leit motiv che ha guidato la selezione delle opere è la meraviglia, intesa sia come capacità di osservare la realtà con stupore, passione e ironia, sia come volontà di denunciare o porre l’attenzione su dettagli poco visibili.

Ruth Proctor

Artista londinese, aprirà il programma della rassegna con tre video, uno dei quali realizzato appositamente per la mostra, intitolato Something wonderful will happen. Ironia e citazioni, dalle atmosfere legate all’estetica anni ’20, attraversano la produzione dell’artista sin dai suoi esordi. Il video, come materia che esprime al meglio l’idea di movimento continuo è scelto per dare perfetta forma alle performance che l’artista cattura su pellicola.

Rä Di Martino

Artista che gioca col mezzo cinematografico, scomponendone le dinamiche e mettendone in discussione non solo il linguaggio ma anche i meccanismi che internamente lo costituiscono. Preponderante in tutte le sue opere è il tentativo di dare al tempo un ritmo personale, sospendendolo e dilatandone talvolta la dimensione, in un immaginario che supera ogni definizione.

Luca Trevisani

Presenta un corpus di video realizzati nel corso degli ultimi anni, dal forte carattere scultoreo. Questo lavoro affronta tematiche come la trasformazione della materia e il rapporto con la natura, vista come flusso di eventi governati da una processualità osmotica e complessa. Attingendo dalle fonti più inaspettate, come testi scientifici, letteratura e storia ne restituisce i meccanismi attraverso la potenza e la spettacolarità delle immagini.

Luca Manes

Il suo lavoro mescola le peculiarità linguistiche della fotografia e del video, evidenziando le forme di rappresentazione del tempo e dello spazio. Entrambi i lavori esposti riflettono su questo dualismo anche attraverso la rielaborazione di tecniche utilizzate dai pionieri del cinema. Uno sguardo che da forma a livelli e strati più complessi della semplice percezione della realtà e dello spazio-tempo.

Assaf Shosan

Fotografo e videomaker israeliano, trapiantato in Francia e attualmente in residenza a Villa Medici. Il suo lavoro racconta storie di persone che vivono al confine, ritraendo situazioni di difficoltà con intenti non propriamente documentaristici. L’artista parte dalla sua stessa storia per riportare atmosfere in grado di suscitare una naturale immedesimazione e di stimolare una più ampia riflessione socio-politica.

  • Mostra: Meraviglioso ….ma come non ti accorgi di quanto il mondo sia meraviglioso…
  • Anno: 2014
  • Curatore: Fondazione VOLUME!